Quando gli edifici – civili o commerciali – sono costantemente soggetti a rischio incendio, una soluzione efficace per aumentarne la sicurezza è utilizzare vernici intumescenti, ossia pitture realizzate con una speciale formulazione che rallenta la propagazione delle fiamme, limitando gli effetti immediati di un incendio.
Il termine deriva dal latino, “intumiscere”, cioè “gonfiarsi” e fa riferimento al comportamento di un corpo che tende ad aumentare di volume per rispondere a una qualche causa esterna. Le pitture intumescenti, infatti, a contatto con le fiamme si gonfiano e generano una schiuma termoisolante che funge da barriera alla propagazione del calore, proteggendo l’edificio e le persone che lo popolano.
Ma quando è bene scegliere le vernici intumescenti? Quali tipologie esistono?
Quando impiegare le vernici intumescenti
In caso di ristrutturazione o riqualificazione antincendio di un intero edificio o di un’abitazione, le pitture intumescenti sono un’opzione valida per incrementare il livello di sicurezza. Grazie al loro impiego, è possibile aumentare la resistenza al fuoco senza dover modificare le strutture architettoniche.
Si tratta infatti di una soluzione non invasiva, che non altera l’aspetto dell’edificio, quindi applicabile in vari contesti.
Il suggerimento è di impiegare vernici intumescenti in quegli ambienti in cui il rischio di incendio è più elevato, come uffici o impianti con apparecchiature elettriche che possono generare corto circuiti, oppure edifici con alta presenza di persone come scuole od ospedali. Le pitture intumescenti trovano poi applicazione negli edifici storici, il cui patrimonio deve essere tutelato.
In caso di incendio, queste vernici assicurano la resistenza al fuoco e ritardano la propagazione delle fiamme in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
Diverse tipologie per ogni materiale
Le vernici intumescenti rientrano nei sistemi passivi di protezione dal fuoco, ovvero che non intervengono in modo diretto sullo spegnimento del fuoco, ma ne rallentano la diffusione, tradotti nella sigla REI, a indicare le caratteristiche di resistenza, ermeticità e isolamento.
Possono essere applicate su diversi materiali, come acciaio, legno e anche cemento, presentando caratteristiche differenti in base al supporto che si ha a disposizione.
Ad esempio, il legno è un materiale altamente combustibile che contribuisce alla rapida diffusione dell’incendio ed è quindi consigliabile abbinare pitture intumescenti a pitture ignifughe. L’acciaio impiegato per travi e colonne, invece, se trattato con vernici intumescenti ritarda il surriscaldamento e mantiene inalterate le caratteristiche strutturali.
Si tratta, dunque, di un’opportunità di protezione degli edifici altamente efficiente, versatile, a basso costo e che richiede scarsa manutenzione. Richiedi il nostro parere tecnico: Sofit fornisce soluzioni certificate di protezione passiva antincendio in conformità a quanto previsto dalle normative in vigore.